Se c’è una cosa che mi lascia sempre a bocca aperta, è l’universo. Non sono mai stata una grande patita delle materie scientifiche (la professoressa di matematica probabilmente ancora mi vede nei suoi peggiori incubi), ma ci sono quelle discipline che mi mettono addosso l’incontrollabile voglia di sapere di più, di scoprire la verità su ciò che ci circonda.
L’astronomia è una di queste e il libro perfetto con cui ho voluto avvicinarmi ai misteri del cosmo è stato Tutto comincia dalle stelle, della compianta Margherita Hack e da Gianluca Ranzini.
Ricordo ancora un’intervista rilasciata dalla donna alle Iene, nella quale le veniva posta la domanda “hai paura della morte?”. Lei, con il suo fare diretto, tranquillo e scientifico, ha risposto come solo lei sapeva fare: “no, perché dovrei avere paura?”.
Forse lo sapeva, da donna di scienza, che la morte non sarebbe stato altro che un modo per tornare alla materia, la stessa materia che compone tutto l’universo che ci ospita.
Trama
In un immaginario viaggio intergalattico, la scienziata Margherita Hack ci racconta la storia dell’universo, ci svela i segreti della sua formazione e ci parla delle meraviglie che lo compongono. Con una scrittura semplice, simpatica, ma anche ricca di informazioni preziose, questa donna straordinaria trasforma l’educazione in un gioco.
Recensione
Sapevo che avrei inaugurato la rubrica #quasisaggi con questo libro, poiché è proprio da Tutto comincia dalle stelle che mi è presa la voglia di includere nel blog qualche titolo un po’ più didattico.
Sebbene io ci abbia impiegato un po’ a terminare questo saggio (se non avessi preso appunti la lettura avrebbe avuto meno senso) sento di aver impiegato bene il mio tempo. Margherita Hack sa come spiegare una materia complessa e affascinante, trasformandola con l’aiuto di Ranzini in un gioco divertente, più che in una lezione. Perché di questo si tratta, fondamentalmente, di una serie di lezioni appassionanti su ciò che vediamo e non vediamo di questo sconfinato universo.
Non sarebbe bastato un libro per includere tutta la conoscenza necessaria a penetrare i segreti del cosmo – anche la Hack questo lo sa bene -, ma si prova un senso di completezza nell’affrontare la lettura di questo titolo poiché molteplici argomenti vengono spiegati in modo piuttosto approfondito.
Siete curiosi di scoprire com’è fatta la luna e perché oggi si presenta con quell’aspetto? Vi affascinano i cosiddetti giganti gassosi? Magari volete imparare a classificare le stelle o fremete al pensiero di sapere qualcosa di più dei misteriosi buchi neri?
Moltissime informazioni sul mondo in cui viviamo ci vengono fornite capitolo dopo capitolo con precisione scientifica, ma anche con un tono affettuoso che conquista fin dalle prime pagine. Ad affiancare le spiegazioni della Hack ci sono inoltre bellissime illustrazioni a colori, realizzate da Allegra Agliardi e fotografie strepitose di pianeti, galassie, nebulose e stelle. Vale la pena procurarsi questo libro anche solo per vedere la fotografia mozzafiato dei resti di una supernova.

Sebbene a prima occhiata questo titolo possa sembrare adatto anche ai bambini, mi sento di sconsigliarlo ai lettori al di sotto dei tredici o quattordici anni d’età. Si tratta di un saggio scientifico a tutti gli effetti, scritto in modo agevole, ma anche carico di nozioni difficili che non sono alla portata di tutti. È però un libro che non si limita a educare l’adulto sui vari aspetti dell’astrofisica, ma anche l’adolescente che desidera dare risposta ad alcune domande che tormentano da sempre l’uomo.

Meraviglioso e toccante (a me è scesa una lacrimuccia, confesso), il capitolo dedicato all’evoluzione dell’Universo. Sapere che ci troviamo ancora in una fase di espansione (che dura da miliardi anni!), come se l’esistenza di tutto si stesse gonfiando in uno spazio che ci sembra infinito, mi mette ancora un brivido.
Tutto comincia dalle stelle è un’ottima lettura, stilisticamente leggera e didatticamente di spessore, per lettori affamati di sapere!
Voto: 4 pescetti su 5
Consigliato a chi: vuole scoprire che succede quando si viene risucchiati da un buco nero; apprezza l’alta velocità; vuole fare il romantico snocciolando nozioni sulle costellazioni.
Sconsigliato a chi: basa le proprie giornate sull’oroscopo (la Hack non avrebbe approvato); ha un po’ paura a viaggiare nello spazio, anche solo con la fantasia; crede ancora che ci troviamo al centro dell’universo.